Immagini dalle Dolomiti
Ho un forte legame con le Dolomiti; vi andavo regolarmente durante l’infanzia e l’adolescenza nel periodo invernale, molto prima di interessarmi alla fotografia. Ad eccezione di un breve workshop cui avevo partecipato avvenuto due anni fa, per un tempo troppo lungo non avevo più ammirato quelle incredibili vette.
Perciò sento di dover recuperare per quanto riguarda l’aspetto fotografico, tornandoci per riscoprirle nelle diverse stagioni. Al momento vorrei evitare possibilmente i luoghi più famosi e gettonati, benché splendidi, per trovare così, se non suona troppo presuntuoso, le “mie” Dolomiti.
A inizio agosto ho dedicato qualche giorno alla Val di Fassa, dove ho dormito anche in un tipico rifugio ad alta quota, al fine di trovarmi nel posto giusto al momento giusto qualora si fosse presentata una buona luce. Come immaginavo, la lente di cui ho fatto maggior uso è stata il Nikon Z 70-200mm. Ormai, mi sto abituando sempre di più a vedere e a interpretare il paesaggio tramite questo obiettivo e, infatti, tra gli scatti effettuati quelli fatti con il tele, oltre a essere superiori di numero, rappresentano bene ciò che sentivo e intendevo trasmettere.
Non solo paesaggi vasti e grandiosi, ma anche piccoli, intimi, come nel caso di questo torrente situato a pochi minuti di distanza dall’albergo. Il giorno precedente avevo intenzione di scattare all’alba nei pressi di qualche imponente catena montuosa a un’ora di distanza dal mio alloggio; il tempo, però, non prometteva bene e sinceramente non me la sentivo di fare tanta strada la mattina presto. Talvolta funziona, contro ogni previsione. Quella mattina, invece, il cielo era completamente grigio e dentro di me sapevo che cercare qualcosa nelle vicinanze mi avrebbe coinvolto maggiormente e così è stato.
Mi sento sempre più attratto dal movimento dell’acqua, che sia di un fiume o del mare. C’è qualcosa di così forte, profondo e magnetico in esso che ogni occasione per dedicarmici diviene un momento di grande gioia e di soddisfazione personale.